Nella progettazione di un'opera di ingegneria, c'è un aspetto chiave che può fare la differenza nel rapporto strettissimo tra professionista, committente e impresa esecutrice. La possibilità di comprendere a pieno cosa si andrà a realizzare, prima ancora che quest'ultima sia iniziata. Non si tratta semplicemente di un dettaglio scenografico, o di una eccessiva spettacolarizzazione del processo progettuale. Si tratta invece di un fattore produttivo notevole, che costituisce un apporto di qualità imponente al risultato finale. L'utilizzo di una produzione grafica del progetto consente al progettista di valutare la geometria spaziale, l'inserimento nel sito reale, la sperimentazione della gamma di materiali da utilizzare. Consente al committente dell'opera una valutazione attenta e corretta delle sue idee, divenendo capace di suggerire le proprie intenzioni e di acquisire un ruolo primario nelle scelte progettuali. La grafica di qualità nel progetto esecutivo consente infine all'impresa scelta per realizzare l'opera di valutarne gli aspetti di dettaglio in modo approfondito, comprenderne le criticità e impostare correttamente il percorso più efficace per l'esecuzione.
Il concetto di realtà virtuale è spesso relegato a settori scientifici estranei all’edilizia, addirittura alla fantascienza. Le moderne apparecchiature informatiche consentono invece di sfruttare i vantaggi delle simulazioni virtuali anche nell’ambito dell’ingegneria e dell’architettura. Purtroppo la diffidenza di molti professionisti all’utilizzo di moderne tecnologie di rappresentazione costringe i clienti a non poter seguire a pieno la progettazione dell’opera, col rischio di non riuscire a comunicare al progettista le proprie intenzioni e i propri desideri, o ancor peggio, a rendersi conto di questo solo ad opera in corso, quando è troppo tardi per proporre modifiche. L’utilizzo di visuali tridimensionali, rendering fotorealistici, camminate virtuali all’interno degli edifici, consente il massimo controllo della progettazione da parte del cliente, permettendo allo stesso di apprezzare a pieno la progettazione, “vivendo" l’edificio prima ancora della sua realizzazione. La simulazione grafica virtuale non diventa così solo un fattore di presentazione estetica dei progetti, ma uno strumento di produttività imprescindibile della moderna progettazione.
Sino a pochi anni fa, la realizzazione di una simulazione progettuale in render fotorealistico era considerata un'attività estranea dalla progettazione, utilizzabile solo per casi di meritevole importanza e solo a scopo illustrativo. Qualcuno ha per molto tempo considerato la preparazione di un render quale surrogato di un plastico in balsa di legno. Evidentemente sono state sottostimate le potenzialità di questo strumento quale fondamentale sostegno al percorso produttivo e non a quello illustrativo. Nella moderna progettazione è impensabile, a nostro parere, prescindere da una rappresentazione in render del progetto sin dal primo approccio. Anzi, disporre di un mezzo che consente la visione compiuta dell'opera dalle fasi preliminari dell'ideazione, consente di prendere la strada corretta senza ritrovarsi ad una fase avanzata in cui è troppo tardi cambiare alcune scelte. Non ce ne vogliano alcuni colleghi se riteniamo inutile e poco fruttuoso l'iter seguito di progettare un'opera e "appaltare" il render a società specialistiche solo alla fine del processo e solo a scopi puramente illustrativi. Gli specializzati in render e produzioni grafiche (e ce ne sono di eccellenti) potranno sicuramente trovare spazi proficui in post produzioni di alta qualità quali filmati e presentazioni multimediali, ma normalmente è difficile interfacciarsi proficuamente con il percorso progettuale.
Il render architettonico è visto troppo spesso nella sua forma classica, ovvero la rappresentazione fotorealistica. Esiste però un altro tipo di rappresentazione altrettanto importante ovvero il cosiddetto render concettuale. In questo caso lo scopo non è quello di raggiungere la realtà visiva, quanto piuttosto "emozionare" la mente verso dettagli specifici. Il caso più frequente è quello dei planivolumetrici in cui compaiono gli edifici con forme geometriche solide. Ma ci sono esempi molto più complessi, che prevedono l'utilizzo combinato di materiali a texture, geometrie vettoriali ed elementi pittorici. In altri casi si utilizzano effetti grafici in stile cartoon o simulanti tecniche artistiche come acquerello o olio. L'effetto, se il render è ben fatto, è estremamente impattante.